di Luigi Basso – La Pubblica Amministrazione ha aperto i bandi per assumere 2800 dipendenti pubblici al Sud, notoriamente carente di impiegati nella PA; quasi 500 di questi posti sono riservati alla Sicilia, nota in tutto il mondo per avere pochissimi dipendenti del Pubblico Impiego.
È solo l’antipasto del nuovo centralismo romano, rivitalizzato e ringalluzzito dalla fine dell’unico partito che, molto malamente peraltro, aveva costituito un freno al trasferimento di risorse dal Nord al Sud.
Ora il Nord, che continua a votare in massa partiti romani e nazionalisti italiani, si trova alla mercé di Roma, in balia dei propri aguzzini politici.
Il Nord non ha ancora capito che l’unica soluzione è l’autonomia e l’indipendenza, non sa riconoscere i suoi traditori: è destinato a rivivere, per antonomasia, il suo passato peggiore.
Una cosa è chiara: la colpa è degli abitanti del Nord, soprattutto delle prime vittime (chi fa la fila alle mense pubbliche, e impreca contro la Merkel. o chi fallisce con la sua ditta, e accusa l’euro), che non hanno ancora capito che se non dovessero mantenere un sistema assistenzialista di privilegi ladresco, avrebbero tanti di quei soldi da comprarsi mezza Baviera, per dire.
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
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