I presidi non ci stanno: manca ancora scudo penale su responsabilità Covid

19 Agosto 2020
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Non è finita qui. Il braccio di ferro tra i dirigenti scolastici e il governo prosegue. Sul tavolo c’è lo “scudo penale” sui contagi a scuola.

Sulla responsabilità dei dirigenti scolastici “non riteniamo sufficiente quanto previsto dal decreto legge 23/2020, convertito con modificazioni dalla Legge 40/2020. Tale innovazione riguarda esclusivamente la responsabilità civilistica di cui all’articolo 2087 del Codice civile ed è sicuramente apprezzabile ma, più di tutto, ci preme la revisione del profilo di responsabilità penale datoriale che incombe sui dirigenti scolastici, come da noi segnalato più volte, già da prima dell’insorgenza della pandemia”.

E’ quanto sottolinea l’Anp, l’associazione nazionale dei presidi, presieduta da Antonello Giannelli. “L’ANP apprezza l’approfondimento condotto dal Comitato Tecnico-Scientifico in merito alla procedura di gestione di soggetti, studenti o dipendenti, che dovessero eventualmente risultare contagiati a scuola – si legge nella nota dell’Anp – in attesa di poter esaminare in dettaglio la documentazione allo scopo predisposta, riteniamo positivo il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale che garantiranno il supporto alle scuole insieme ai Dipartimenti di Prevenzione delle Asl”. 

Insomma, la questione resta aperta.

(red)

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