Se le cose stanno così…. il sindacato Gilda scuola vede settembre come un mese gravido di problemi, pronti a esplodere dietro l’angolo. Altro che banchi, che arriveranno a ottobre se tutto va bene… altro che mascherine, ne servono 10 milioni al giorno con le regole del governo… altro che aule pronte, serve spazio che ancora non c’è… Insomma, Gilda-Cassandra mette sul tavolo le criticità e con le mani avanti punta verso il governo con un macigno di recriminazioni.
“Sarebbe interessante sapere se al ministero, resisi conto dell’enorme ritardo e delle difficoltà nell’approntare le misure per garantire il distanziamento intendano, seppur con le mascherine chirurgiche, continuare a ammassare in una aula scolastica un numero di alunni maggiore di quello che il ‘metro dalle rime buccali’ consentirebbe, distanziamento che, ricordiamolo, è già inferiore rispetto a quello previsto in molti paesi. Sempre utile sarebbe pure sapere se le mascherine per il personale della scuola e per gli studenti, circa 10 milioni ogni giorno, saranno fornite dall’Amministrazione o se dovranno essere procurate da casa, come per la misurazione della temperatura”. Lo afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Andando oltre la propaganda, spesso basata su proposte tanto fantasiose quanto inapplicabili – aggiunge, come la Gilda degli Insegnanti ha più volte denunciato, fino a giungere alla decisione di interrompere le relazioni sindacali con il ministero, il rischio concreto è che la ripresa delle scuole a settembre trovi l’Amministrazione del tutto impreparata e che gli studenti e gli insegnanti, loro malgrado, debbano riprendere quella non-scuola che è la didattica dell’emergenza in numerose scuole”.
(red)