Non è solo l’Italia in affanno. Ma la notizia che arriva da Berlino rabbrividisce. In Germania anche medici e infermieri che risultano positivi al coronavirus potranno lavorare nelle cliniche o nelle case di cure se questo si rendera’ necessario a causa della mancanza di personale. Lo ha detto il ministro alla Sanità Jens Spahn, a quanto riferiscono i media tedeschi. “La via migliore e’ che una persona che ha contratto l’infezione e le persone che erano in contatto si sottopongano a quarantena.
Ma se poi, a causa dell’autoisolamento e delle altre misure di contenimento, non ce ne sono più abbastanza negli ospedali, negli studi medici e nelle case di cura, tanto che questi rischiano il collasso, allora bisogna vedere di trovare altre soluzioni”, ha spiegato Spahn alla Giornata dell’assistenza medica. In quel caso, le persone di contatto possono continuare a lavorare, sia pur facendo “continui tamponi e portando le mascherine Fffp2”.