Categorie: Cronaca

Germania al voto, si chiude l’era Merkel

 Manca un giorno alle elezioni federali in Germania che sanciranno la fine dell’epoca Merkel dopo 16 anni. Tre sono i candidati alla cancelleria: Annalena Baerbock (Verdi), Armin Laschet (Unione cristianodemocratica e Unione cristianosociale in Baviera, Cdu/Csu) e Olaf Scholz (Partito sociademocratico, Spd). I seggi elettorali saranno aperti dalle 8 alle 18 di domenica 26 settembre e la Germania votera’ per il 20° Bundestag. Olaf Scholz, 63 anni, vicecancelliere della Germania e ministro delle Finanze dal 14 marzo 2018 nel quarto governo Merkel, moderato, e’ chiamato anche Scholzomat per il suo carattere burocrate-tecnocrate, ex sindaco di Amburgo e avvocato specializzato in diritto del lavoro. Ha riscosso il piu’ alto indice di gradimento nell’ultimo confronto televisivo. Armin Laschet, 60 anni presidente del Land di Renania Settentrionale-Vestfalia dal 2017 e presidente dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), attualmente il candidato piu’ sottovalutato nei sondaggi.

Ha studiato Giurisprudenza a Bonn, poi giornalismo. Le sue posizioni sono fortemente europeiste e in favore di un’Europa che sappia stare sulle proprie gambe. La cancelliera, solo nelle ultime settimane e’ scesa in campo per sostenere Armin Laschet (Cdu): “Ne va della Germania, per mantenere la Germania stabile Armin Laschet deve diventare cancelliere, Cdu-Csu deve essere la prima forza”, ha affermato. Annalena Baerbock, 40 anni, e’ invece la candidata piu’ giovane, co-leader dei Verdi con Robert Habeck, e’ l’unica senza esperienza di governo. Ha studiato dal 2000 al 2004 Scienze politiche e Diritto pubblico presso l’Universita’ di Amburgo e dal 2013 e’ una deputata presso il Bundestag. Portatrice di un vento di cambiamento e di un governo verde, attualmente tema su cui si dibatte molto, ma ha anche fatto scivoloni lungo tutta la sua campagna elettorale. Ogni elettore tedesco esprime due voti, con il primo vota un candidato e con il secondo un partito. Sulla prima scheda sceglie un candidato della sua circoscrizione, sulla seconda scheda, invece, vota la lista di un partito del suo Land.

Redazione

Articoli recenti

Bossi li avrebbe licenziati tutti

di Stefania Piazzo - Ma come, c'è il voto sulla madre di tutte le battaglie…

12 ore fa

La Lega affossa la Lega. La corazzata Melonkin buca l’autonomia

di Roberto Gremmo - La corazzata "Melonkin" va sotto in Parlamento nel voto del primo…

13 ore fa

Gadda (IV), stop superbonus non lasci nei guai il terzo settore e le onlus

“Il Superbonus di Conte e del M5S ha creato una voragine nei conti pubblici, ma…

13 ore fa

Incredibile ma vero. Voto su autonomia in Commissione Affari costituzionali. Leghisti assenti (fuori dalla porta?). Maggioranza va sotto

"Quello che è successo in Commissione Affari Costituzionali è clamoroso: la Lega ha messo sotto…

13 ore fa

Pnrr, privatizzazioni, Def, bonus edilizi – L’Ufficio parlamentare di bilancio: Carenza di informazioni su aspetti fondamentali per la finanza pubblica

"Per raggiungere entro la fine del decennio la situazione pre-pandemia del 2019, quando il debito…

18 ore fa

Bankitalia allarmata. Superbonus pesa come l’8% di Pil. In futuro solo tetti di spesa

 "I crediti maturati nel 2021 e nel 2022 sono ad oggi stimabili, sulla base di…

19 ore fa

Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.

Leggi tutto