Il ponte del 1 novembre diventa un’altra occasione di vacanza – per chi può permettersi di farlo e viaggiare. Cade di mercoledì e questo ha convinto circa 8 milioni e 400 mila italiani a pianificare un soggiorno fuori casa, dice Federalberghi. Da tradizione, quasi nove su dieci rimangono in Italia, molti nella stessa regione di residenza, e al primo posto fra gli alloggi scelti c’è la casa di parenti e amici. Segno dunque che il viaggio è anche di prossimità e di ricongiungimento con gli affetti. Il risultato rilevato in merito al giro di affari sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, quasi la metà dei vacanzieri (45,5%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione. Fra le ragioni della non vacanza, nel 50,6% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per motivi economici.
Secondo i dati del Codacons, “Solo il 10,2% andrà all’estero. Il 66,2% di chi resterà in Italia, rimarrà nella stessa regione di residenza. Chi resterà in Italia sceglierà in primis il mare (29,1%), le località d’arte (24,7%) e la montagna (21,5%). Seguono il lago (4,4%) e le località termali (3,8%). La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 451 euro a persona – circa 410 euro se si rimane in Italia mentre il budget previsto per i viaggi all’estero è in media di 786 euro. Durante i giorni di vacanza, le attività principali saranno passeggiate (47,4%), escursioni e gite (24,7%), partecipazione a eventi enogastronomici (24,4%), visita a monumenti (22,2%) e a musei o mostre (18,5%). Segnalazioni di disservizi, per ora, legate soprattutto all’utilizzo della piattaforma booking.com con problemi già evidenziati prima della partenza di alloggi regolarmente pagati e non disponibili.