Il Lazio era partito con i test covid negli aeroporti con largo anticipo rispetto a Malpensa e Linate, battendo la Lombardia la cui sanità a ferragosto era ancora in ferie. Ora il sorpasso arriva con l’introduzione dei medici scolastici, a tutela della prevenzione. Il Pirellone l’altro giorno infatti ha bocciato la proposta che era stata avanzata dal Pd.
Intanto nel Lazio, come detto, la prossima riapertura delle scuole, vedrà il ritorno del medico scolastico. Figura che sta facendo molto discutere tra favorevoli e contrari, tra chi la vive come un’opportunità e chi invece come un problema, un ritorno al passato che no, non può tornare”.
“Il Sumai Assoprof- spiega Antonio Magi, segretario generale del sindacato degli specialisti ambulatoriali- in linea di principio e’ d’accordo con l’introduzione del medico scolastico. Figura che evidentemente non puo’ essere una replica di quella del passato ma rivisitata con le attuali esigenze sanitarie. Quindi in grado anche di lavorare sulla prevenzione, in maniera strutturata, su malattie infettive, patologie legate al comportamento, agli stili di vita e a delle situazioni che soltanto il medico scolastico presente nella scuola puo’ conoscere con un approccio evidentemente multidisciplinare”.