Dal Green Pass al Ghost Pass. Come fare il Covid, il vaccino e non esistere nel sistema sanitario regionale lombardo. Potrò spostarmi?

14 Luglio 2021
Lettura 1 min

di Stefania Piazzo – E finalmente arriva anche per me il codice per scaricare il Green Pass. Il secondo, a dire la verità. Il primo avrebbe dovuto attestare l’avvenuta guarigione da Covid 19. Ma dovendo fare di lì a poco il vaccino, aspetto a stampare quello aggiornato e definitivo.

Attesi i mesi necessari e utili per poter effettuare la dose – ho fatto Pfizer – al momento dell’inoculazione della mia prima e unica vaccinazione (noi fortunelli che il virus lo abbiamo fatto e subito per interposto contagio familiare ospedaliero non dobbiamo fare il richiamo, già la prima dose è il richiamo a rinforzo degli anticorpi già maturati), i sanitari fanno una premessa..

Alla mia domanda, “e adesso mi invieranno un altro Green Pass?”, il medico risponde: “Esibisca questo”, e cioè l’attestazione della vaccinazione in cui alla voce secondo richiamo sta scritto in evidenza “NO”. “Lo porti con sè nel caso le contestino l’assenza della seconda dose sul Green Pass e glielo invalidino”.

Già questo mi sapeva di rattoppo all’italiana. Perché al Green Pass appena nato occorre metterci subito una pezza?

Ma ecco che il giorno dopo il vaccino arriva l’sms con l’avviso di scaricare il nuovo certificato. Miracolo, mi dico, che veloci. Aspetto un giorno, inserisco i dati, seguo le istruzioni ma il Green Pass non c’è. Non è disponibile, non è stampabile, scaricabile. Non esiste né il primo né il secondo. Dei codici non me ne faccio proprio nulla se il certificato non esiste. Provo allora a entrare con lo spid nell’area del sistema sanitario regionale. Almeno lì risulterà qualcosa, penso e spero.

E invece no. Non esiste Green Pass. Non esiste neppure il mio Covid, per Regione Lombardia, non ci sono i miei tamponi molecolari, sono una desaparecidos nell’efficiente e impeccabile sistema sanitario lombardo. Il mio Ghost Pass è servito. Esiste solo la certificazione del primo vaccino che non mi esenta ufficialmente a questo punto dal secondo richiamo, che non devo fare però. E a differenza del certificato consegnatomi nell’hub in cui è specificato che la seconda dose non è necessaria, qui sul fascicolo regionale non è affatto precisato.

E adesso? Mi attacco al numero verde. Al numero verde di Regione Lombardia mi dicono che non possono risolvermi il problema e mi girano come informazione il link del ministero, dal quale come visto sopra non se ne cava un ragno dal buco. Mi resta una sola opzione: fare denuncia di smarrimento dei miei dati dai carabinieri.

Poi, in serata, come per miracolo, il sistema nazionale a due giorni dall’invio del codice, metabolizza il vaccino e il Green Pass appare dalle nebbie. Per il ministero, ma non per la mia Regione. Lì, è nebbia fitta.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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