Torna ancora a parlare di dispositivi di sicurezza e di prevezione il virologo Andrea Crisanti. Le mascherine in classe “le eviterei, anche perché nei corridoi e appena fuori chi controlla? È molto più efficace un piano di prevenzione attiva sul territorio”. Così il Crisanti, in un’intervista a La Stampa. Fondamentale invece l’utilizzo dei tamponi “In Italia bisogna passare dagli attuali 60 mila al giorno a 250 mila – è il passe-partout per convivere con l’epidemia senza cadere in un secondo lockdown. Se ad agosto siamo a quasi mille casi al giorno come si può pensare che a ottobre e novembre non aumentino? Senza un piano adeguato tutto diventa rischioso, anche riaprire le scuole”.
(red)