Dirigenti, presidente e componenti delle Commissioni aggiudicatrici delle gare vinte da Ernst & Young e i Rup (responsabile unico progetto) della Regione Lombardia vengono sentiti come testimoni dai pm della procura Europea, Giordano Baggio e Sergio Spadaro, titolari dell’indagine per turbativa d’asta che ieri ha visto il Nucleo della polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano impegnato in perquisizioni e acquisizioni su presunti appalti, secondo i sospetti degli inquirenti, ‘pilotati’. Gli accertamenti riguardano 12 gare per un totale di 10 milioni indette dalla Regione, parte offesa, tra il 2019 e il 2023 e finanziate con fondi Ue.
Codacons ricorda anche che sono sei gli indagati nell’indagine coordinata dai pm della procura europea che ha portato così la Gdf ad effettuare perquisizioni e acquisizioni nelle sedi di Milano e Roma di Ernst&Young e presso gli uffici di Regione Lombardia, tra cui quelli della Direzione Centrale Bilancio e Finanza.
“L’inchiesta, in cui si ipotizza la turbativa d’asta, ha al centro tutte le gare regionali per i servizi di consulenza che a partire dal 2014 e in modo sistematico sono state vinte dalla società di consulenza inglese.
Il sospetto è che E&Y, tramite i suoi dipendenti indagati (tra questi anche colui che ha un ufficio in Regione) – si legge nella nota – avrebbe presentato i requisiti tecnici (…) in modo da aggiudicarsi i bandi al gruppo leader mondiale nei servizi di assistenza legale e fiscale alle imprese e alla Pubblica amministrazione. Le Fiamme Gialle stanno raccogliendo documenti a riscontro e stanno cercando di appurare se qualche funzionario regionale si fosse o meno reso conto dei dati (…). Al momento Regione Lombardia è parte offesa.
Il Codacons, in ragione delle gravi ipotesi di reato ai danni degli interessi della collettività, si costituisce persona offesa nel procedimento penale”.