Consiglio di Stato: assistenza disabili a scuola se i Comuni hanno le risorse. Insorgono ministero e parlamentari. Ma giudici applicano solo la legge!

22 Agosto 2024
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“La recente sentenza del Consiglio di Stato, che di fronte al ricorso di due genitori stabilisce che l’assistenza agli studenti con disabilità deve essere garantita solo se i Comuni hanno le risorse economiche per pagarla, lascia l’amaro in bocca e ricorda ancora una volta quanto sia importante e non più rinviabile l’intervento dello Stato che deve assumersi la responsabilità di garantire gli stessi diritti per tutti e tutte”. Lo scrive in una nota Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.”Per questo- prosegue- ho presentato una proposta di legge affinché mai più venga negato il diritto allo studio agli studenti e alle studentesse con disabilità: è inconcepibile che diritti fondamentali siano subordinati a ragioni di spesa”. “Ma quali dovrebbero essere le priorità per un Paese se non queste? Quali- si domanda Sportiello- se non il diritto a vivere delle persone con disabilità? Non possono essere le istituzioni a discriminare. La sentenza del Consiglio di Stato è la conseguenza del quadro legislativo vigente che ha attribuito agli enti locali la competenza di assegnare le risorse per l’assistenza scolastica ‘nei limiti delle risorse disponibili’. E l’autonomia differenziata peggiorerà questo quadro già drammatico, aumentando le disuguaglianze tra regioni”.

“Per questo è urgente intervenire. Va ribadito con forza- conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle- che non può e non deve esistere una singola ragione per cui i diritti fondamentali, come quello allo studio, vengano sacrificati, men che meno per ragioni di bilancio dei Comuni, che anzi vanno supportati dallo Stato per far fronte alle necessità”. 

Insorge anche il ministro competente.  La pronuncia del Consiglio di Stato sull’assistenza agli studenti con disabilità “dal mio punto di vista non è giusta, sono molto dispiaciuta e sono vicina alla famiglia che ha reagito per chiedere il rispetto dei diritti per il proprio figlio e sostegni piu’ equi, purtroppo senza un buon esito”.

Così in una nota il ministro per le Disabilita’, Alessandra Locatelli. “Si tratta di una sentenza isolata di una sezione del Consiglio di Stato. Mi auguro quindi che, a breve, lo stesso Consiglio di Stato possa riunirsi in Adunanza Plenaria per dare una risposta univoca e giusta, anche alle tante situazioni pendenti, che valga per tutti gli studenti con disabilità, e che garantisca ad ognuno gli stessi diritti di partecipazione e di accompagnamento alla crescita dal punto di vista scolastico, sociale, civile e culturale nel nostro Paese”, sottolinea Locatelli, che aggiunge: “La priorita’ deve essere quella di garantire l’inclusione, tutelare i diritti e valorizzare le competenze e i talenti di ogni persona, a partire dalla scuola e con tutti i dovuti sostegni. La riforma sulla disabilita’ che stiamo attuando va in questa direzione e sono profondamente convinta che tutti, ognuno nel suo ruolo, dobbiamo contribuire a migliorare la qualita’ della vita delle persone e delle famiglie”. 

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