Comitato Libera scelta: “Green Pass per un anno è buffonata”, invitati in piazza leghista Siri, Paragone e Montesano

28 Agosto 2021
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 “Il green pass valido un anno è una grande buffonata, non capisco perché non si ravvedano ancora e obblighino le persone ad avere il green pass, è una situazione che non garantisce nessuna sicurezza sanitaria”. A dirlo all’Adnkronos è Fabrizio Nusca, tra i promotori del comitato Libera Scelta, che dopo la mobilitazione di luglio con migliaia di persone in piazza in tutta Italia per dire no al green pass stasera replicherà con una manifestazione in piazza Bocca della verità, a Roma. “Oggi scendiamo ancora una volta in piazza e lo faremo sempre fino a quando chi deve capire capirà che è meglio rivede il dl che proroga lo stato di emergenza e impone di fatto un obbligo a fare una vaccinazione sperimentale – sottolinea Nusca – vogliamo quel decreto abrogato, spero che la gente si attivi in ogni quartiere per contestare questo dl vessatorio e discriminante”. Libera Scelta ha avviato anche una petizione da sottoporre all’attenzione del ministro della Salute, Roberto Speranza, al premier Mario Draghi e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Insistiamo e lo diremo anche oggi in piazza Bocca della verità – rimarca Nusca – con la petizione chiediamo la revoca dello stato d’emergenza che non sussiste e la revoca del green pass perché così com’è è pericoloso”. Alla manifestazione di stasera sono stati invitati anche politici e volti dello spettacolo, come il senatore leghista Armando Siri, presente assieme ad altri membri del Carroccio il mese scorso. Difficile, però, che si replichi la stessa piazza. “L’invito è stato rivolto a tutti – spiega Nusca – da Sgarbi a Paragone, da Siri all’avvocato Fiorillo, a Enrico Montesano. Molti sono ancora in ferie, mi hanno risposto tutti e avranno difficoltà a venire. Noi saremo comunque presenti. Saremo 10, 100, 20? Non lo so ma ho avuto un riscontro importante, saremo determinati”. Quanto al blocco dei treni annunciato per il primo settembre dai no green pass ammette: “Quando le condizioni si fanno estreme i rimedi devono essere altrettanto estremi. Io li capisco, non viaggio molto ma sono solidale con gli utenti e i lavoratori. Alla gente viene impedito di usare i mezzi pubblici perché non ha un pass, che non serve a nulla e non crea benessere sanitario”.

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