Causa Trump a Facebook, discrimina lavoratori Usa

3 Dicembre 2020
Lettura 1 min

L’amministrazione Trump fa causa al social media Facebook accusandolo di discriminazioni contro i lavoratori americani: la società di Mark Zuckerberg – e’ l’accusa – avrebbe illegalmente riservato 2.600 posti di lavoro per gli immigrati con il visto H-1B che stava sponsorizzando per ottenere la carta verde fra il 2018 e il 2019.

L’affondo dell’amministrazione apre un nuovo fronte di scontro fra Trump e i social media, ai quali il presidente vuole togliere l’immunita’ rendendoli piu’ responsabili per i contenuti sulle loro piattaforme. Secondo l’accusa, Facebook non ha adeguatamente pubblicizzato le posizioni disponibili sul proprio sito internet e ha richiesto ai candidati di mandare via posta le loro domande invece che accettarle online. “E anche quando i lavoratori americani hanno presentato le loro carte non sono stati considerati per le posizioni disponibili. In parole semplici, Facebook ha riservato le posizioni per coloro che erano in possesso di visti”, si legge nell’azione legale avviata dall’amministrazione Trump. “Stiamo cooperando con le il Dipartimento di Giustizia”, afferma un portavoce di Facebook. Lo scontro riflette le tensioni di vecchia data fra la Silicon Valley e l’amministrazione Trump sull’utilizzo di lavoratori stranieri in posti chiave come la tecnologia. La Casa Bianca vede con scetticismo il programma dei visti H-1B per i professionisti stranieri, ritenendolo un mezzo per discriminare i lavoratori americani a favore di immigrati che chiedono salari piu’ bassi. 

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Stati Usa verso causa antitrust contro Facebook

Prossimo Servizio

Facebook: inizia rimozione disinformazione su vaccini e teorie del complotto

Ultime notizie su Cronaca

TornaSu

Don't Miss