di Teodolinda – Povera Lombardia. Lo scenario che emerge dall’ultimo blitz degli investigatori è agghiacciante. “Non ce l’hai messo il colpo dentro”. “Ora e’ carica”. “Questa e’ la sicura (…) devo solo scarrellare e sono pronto (…) sicuro che non c’e’ il colpo in canna?”. “No, tranquillo”. E’ un dialogo intercettato tra Francesco Maida – e riportato dall’Ansa – arrestato nel blitz contro la ‘Ndrangheta della Dda di Milano che oggi ha portato a 8 misure cautelari, e un altro indagato.
Una ampia e complessa inchiesta ha svelato l’esistenza di una società, legata ad una cosca del Crotonese, aveva ottenuto contributi a fondo perduto per l’emergenza Covid e puntava anche ad altri finanziamenti.
Con tutto il rispetto, questo è un caso per fortuna emerso. Ma quanti ce ne saranno e come è possibile biasimare l’Olanda e altri paesi nordeuropei scettici verso gli aiuti verso l’Italia?
Il bottino del blitz è significativo: 4 soggetti sono finiti in carcere e 4 agli arresti domiciliari, in più sono stati avviati accertamenti su beni mobili, complessi aziendali e disponibilità liquide e finanziarie per un ammontare complessivo di oltre 7,5 milioni di euro. I circa 200 militari impiegati nel blitz hanno effettuato, inoltre, in Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Calabria e Sicilia, 34 perquisizioni locali e domiciliari nonché la notifica dell’avviso della conclusione delle indagini nei confronti di 27 indagati.
Un bagno di fiducia per l’Italia all’estero.
Photo by Roman Synkevych