di Luigi Basso – A poche ore dal giuramento Joe Biden fa un’altra discutibile mossa in campo internazionale. All’alba di venerdì un convoglio militare formato da camion, elicotteri e numerosi veicoli blindati ha invaso la Siria nord orientale scortato da caccia e centinaia di soldati, entrando nel governatorato di Al-Hasakah. Una grande quantità di armi e attrezzature sono state trasferite nelle basi nelle province di Hasakeh e Deir Ezzor.
La mossa è poco comprensibile dal momento che il disimpegno di Trump aveva lasciato mano libera ai russi che avevano sbaragliato in pochi mesi L’ISIS.
Tutto lascia pensare che torneranno a soffiare venti di guerra in medio oriente, dopo che la politica estera di Trump aveva contribuito oggettivamente a calmare la situazione.
Biden, soffiano venti di guerra? L’America torna in Siria
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