“Una “catastrofe alle porte”. È lo scenario che preannuncia per la Romagna il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione, senza una legge quadro in tema di concessioni demaniali marittime. Il tema fa da sfondo ai dati sulle qualità delle acque della Goletta Verde di Legambiente, presentati a Rimini. E fermandosi con i cronisti per un commento sulla stagione, De Pascale sottolinea che “come sempre è una bellissima tenuta in Romagna, un luogo nel quale le persone trovano serenità, pace, divertimento e offerte per tutte le tasche”.
Anche la qualità delle acque, nonostante la mucillagine che tanto preoccupa operatori e turisti, è “molto positiva, non c’è nulla da temere” per i bagnanti. Però, arriva al nocciolo, “c’è questo problema enorme della Bolkestein e sono molto contento delle parole degli imprenditori balneari dopo anni di prese in giro del governo attuale e degli esponenti della destra che hanno raccontato ai balneari che si poteva fare quello che si voleva”.
“Siamo alle porte di una catastrofe- ribadisce de Pascale- se non si scrivono regole chiare e si procede senza regole si rischia di disperdere un patrimonio enorme di competenze, know how e anche di identità della Riviera romagnola”. Le prove per le concessioni, concludono, “vanno fatte con criteri seri, oggettivi, con indennizzi per chi subisce un danno, con selezione del merito e criteri ambientali forti”. Insomma “serve una legge e il governo deve assumersi la responsabilità di farla. Quella di Draghi aveva dei limiti, se l’esecutivo vuole farla meglio se ne assuma le responsabilità e la faccia”, conclude il sindaco di Ravenna.
Intanto Legacoop Romagna ha lanciato il Manifesto di Rimini con tanto di petizione da firmare per tutelare il modello romagnolo, dà il suo “pieno apprezzamento” all’annuncio della Regione sul provvedimento di linee guida comuni per gli Enti locali chiamati a emanare i bandi per l’assegnazione delle concessioni demaniali. Si prova così a “sopperire”, ragiona il presidente Paolo Lucchi, alla “perdurante inattività del governo, venendo incontro alle richieste del settore”, con “senso di responsabilità e coraggio politico. La centrale sarà dunque presente all’incontro convocato dall’assessore al Turismo Andrea Corsini a fine agosto per dare il suo contributo e “ribadire che la filiera economica basata sul turismo balneare della nostra riviera rappresenta un modello unico nel suo genere”. Per l’ex assessore del Comune di Rimini, tra “sciopero ridicolo dei balneari , paventati rinvii delle pubbliche evidenze concordati con l’Europa, iniziative insensate delle Regioni, continua la saga di chi la fa o la spara più grossa” . L’estate 2024, argomenta, con le concessioni scadute “offre uno spaccato goliardico, anzi drammatico, di coloro che hanno in mano le spiagge e di quelli che istituzionalmente invece di avanzare difendono i privilegi”. Con la promessa di leggi o provvedimenti incostituzionali o illegittimi.
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