Autonomia, Fontana: Lombardia parte anche se i Lep. Lo consente Costituzione. E Zaia: Aprire confronto con i vescovi

29 Agosto 2024
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“Abbiamo una parte della Costituzione che rende possibile l’Autonomia differenziata, una legge approvata dal presidente della Repubblica Non vedo perche’ non si possa iniziare un percorso che si concludera’ con l’approvazione dei Lep”. Lo afferma in un’intervista al “Corriere della Sera” il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, sottolineando che “non c’e’ nessun motivo perche’ non si deve dare applicazione alla nostra Carta costituzionale dal momento che non si vanno a toccare i Lep. Applicando queste materie non si va a violare nessun principio. Non si deve cercare di buttare la palla in tribuna per non affrontare il problema. Quello che sta sostenendo Forza Italia con la questione dei Lep e’ un problema che andra’ affrontato ma in un secondo momento”, prosegue.

 Le tensioni nel centrodestra non mancano. FI rilancia anche sullo ius scholae: “E’ un falso problema. Una delle situazioni in cui si vuole fare politica senza un vero motivo di fondo. Non si dice neanche quanti devono essere i cicli scolastici per avere la cittadinanza. Puo’ essere che un ragazzino, finite le elementari, a 11 anni, sia nelle condizioni di diventare o no un cittadino italiano? Stesso discorso per un ragazzo di 16 anni E poi si arriverebbe anche all’assurdita’ di avere un bambino o un ragazzo che ha la cittadinanza mentre i genitori no. La vera battaglia che dovremo far tutti – prosegue Fontana – e’ quella di velocizzare la cittadinanza”. Per concludere, sull’autonomia, Fontana aggiunge: “Temo che questa modalità di affrontare il problema può creare, questa si’, una spaccatura all’interno del Paese. Sono preoccupato che la violenza con cui si sta affrontando il problema crei danni irreparabili “. 

Mi rivolgo al cardinale Matteo Zuppi, che stimo molto: apriamo un confronto sull’Autonomia differenziata all’interno della Cei”. A dirlo e’ il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Propongo un confronto aperto con i membri della Conferenza episcopale, cosi’ si renderebbero conto se questo e’ davvero il Far West che qualcuno vuole dipingere”, prosegue Zaia. “Le critiche del vicepresidente della Cei Francesco Savino alla riforma sono state molto precise e Zaia spiega di averle lette ‘due volte’ e di essere rimasto basito. Sono rimasto colpito anche umanamente, come amministratore e come cattolico”, insistono.

“Mi sembra abbastanza evidente, che siano fatte da una persona che non ha letto la legge Calderoli. Basterebbe il primo articolo per capire che ci sono ovunque garanzie di solidarieta’ e sussidiarieta’. Non ho ancora capito se quella di sua eccellenza Francesco Savino sia una posizione personale o se sia quella ufficiale. Pero’ penso che la Chiesa non possa vivere di passaparola o di leggende metropolitane”, osserva ancora Zaia. “La Cei e anche FI pongono dubbi sull’avvio della riforma in assenza dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni. “Basta leggere le carte per capire che l’Autonomia non si fara’ finche’ non saranno approvati i Lep. Io continuo a vedere commenti avulsi da quello che e’ il merito della legge. Dare modo a un governatore di fare ordinanze in deroga, senza dover aspettare quelle nazionali, significa dare risposte ai cittadini. Non vedo dove sia il danno”, conclude il governatore del Veneto. 

credit foto profilo facebook Comune di Bienno  con Bienno Turismo e Mostra Mercato Bienno.

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