Amaq, l’organo di propaganda del sedicente Stato islamico, ha pubblicato sul web l’immagine di un uomo identificato come Abdul Rehman Al-Loghri, indicandolo come il “martire” che si è fatto saltare in aria nei pressi dell’aeroporto di Kabul.
due forti esplosioni hanno squassato l’aeroporto di Kabul uccidendo decine di civili, tra cui bambini, e almeno dodici militari americani.
si è trattato di un attacco “complesso” nella zona dell’Abbey Gate, area controllata dalle truppe Usa e britanniche dove, in quel momento, erano ammassate almeno 5.000 persone in attesa di conoscere il proprio destino. La prima esplosione è stata opera di un kamikaze che si è fatto saltare in aria fuori dal Baron Hotel, Poi secondo le testimonianze, una seconda esplosione, un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate, in prossimità di un canale fognario diventato la terrificante sala d’attesa di migliaia di disperati.
L’organizzazione terroristica nota come Stato islamico dell’Iraq e del Levante – Provincia di Khorasan (Isis-K, un ramo autoproclamato del sedicente Califfato) ha rivendicato la responsabilita’ degli attentati delle scorse ore presso l’aeroporto di Kabul, in Afghanistan. Isis-K sostiene di aver ucciso 60 persone e di averne ferite altre 100, inclusi 20 militari statunitensi, anche se finora il Pentagono ha confermato la morte di undici marines e un medico della Marina. Stando a quanto reso noto dall’agenzia “Amaq”, braccio mediatico dello Stato islamico, l’attentatore era un individuo solo corrispondente al nome di Abdul Rahman al Logari.