Attacco Kabul, sale bilancio a 170 vittime. Bolton: Usa non dovevano ritirarsi

27 Agosto 2021
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Il bilancio delle vittime delle due bombe di ieri a Kabul e’ salito a 170, di cui finora sono stati identificati solo 32 uomini, tre donne e tre bambini. Lo riporta l’emittente americana Cbs, citando funzionari afghani. I feriti sono invece 200.

Gli Stati Uniti “non erano cosi’ affaticati” dalla guerra in Afghanistan e il ritiro non era necessario. Cosi’ l’ex consigliere alla Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, in un’intervista che sara’ trasmessa oggi da “Sky Tg24 Mondo”. “Con il ritiro – ha osservato Bolton – ci siamo messi quasi nella stessa posizione in cui ci trovavamo prima dell’11 settembre. Sono stati fatti molti errori in Afghanistan, anche subito dopo aver rovesciato i talebani nel 2001. Abbiamo sicuramente sprecato un sacco di soldi. Ma abbiamo raggiunto l’obiettivo fondamentale, ovvero prevenire un altro attacco terroristico. Non penso che il ritiro si dovesse fare, non credo fossimo cosi’ affaticati da questa lunga guerra. In un anno e mezzo non c’e’ stato neanche morto. Penso che il governo afgano sarebbe sopravvissuto se negli ultimi tre anni non avessimo detto al mondo del nostro ritiro. E’ un errore. Non siamo stati sconfitti in Afghanistan, ma ce ne siamo andati e abbiamo restituito il paese ai talebani”.

Secondo l’ex consigliere di Donald Trump, gli attacchi avvenuti ieri a Kabul mostrano che l’ideologia estremista contro l’Occidente e gli Stati Uniti e’ ancora “molto forte”. “La migliore ipotesi e’ che (l’attentato) sia responsabilita’ dello Stato islamico nel Khorasan (Isis-K), ma la differenza tra talebani, Isis e al Qaeda e’ meno di quanto sembri: sono tutti fanatici, sono tutti estremisti, si contendono il potere in Afghanistan e in altre zone, ma domani potrebbero fare un patto ed essere di nuovo migliori amici. Penso che cio’ mostri che il potere dell’ideologia, dell’ideologia estremista contro l’Occidente e gli Stati Uniti in particolare, e’ molto forte. E penso sia un brutto segnale per l’Afghanistan in generale. E se c’e’ un’ostilita’ momentanea tra Isis-K e talebani, abbiamo tutti i motivi per pensare che, dopo che i talebani avranno preso il controllo, al Qaeda e Isis K avranno il loro spazio in Afghanistan come, del resto, tutti gli altri gruppi in grado di pianificare attacchi contro l’Occidente. E’ tutto ancora molto complicato. Penso che questa situazione indichi la confusione che e’ ancora nascosta e che vedremo per molto tempo”. 

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