Attacco hacker alla SIAE, la Societa’ Italiana degli Autori ed Editori. Secondo quanto si apprende, sono stati rubati 60 gigabyte di dati sensibili relativi agli artisti iscritti. E’ anche stato chiesto un riscatto in bitcoin, che la SIAE non intende pagare, perche’ mancano garanzie concrete che la diffusione dei dati venga bloccata. La SIAE ha segnalato l’accaduto al Garante della Privacy e ha presentato una denuncia alla polizia postale, che ha avviato le indagini del caso.
Si tratta di un attacco ransomware, un databreach (fuga e pubblicazione di dati) che riguarda circa 60 gigabite di dati degli iscritti. I dati sono stati pubblicati nel dark web ed e’ stata fatta una richiesta di riscatto alla societa’ in bitcoin. La societa’ spiega all’AGI che non ha alcuna intenzione di dare seguito alla richiesta, e che nessun riscatto sara’ pagato. Tra i dati pubblicati nel dark web, da quanto ha potuto verificare AGI, ci sono numerosi documenti di identita’ degli iscritti, contratti tra artisti e societa’, riconoscimenti di opere, iban e dati sensibili degli associati.
Foto di André François McKenzie