di Benedetta Baiocchi – Avete più sentito parlare dei banchi? Macchè. Sappiamo che arrivano col contagocce… Ma il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, garantisce per l’emergenza Covid ancora in corso non macheranno i dispositivi necessari per l’igienizzazione e la sicurezza passiva.
“Dalle mascherine chirurgiche a quelle Ffp2 e Ffp3, dal gel igienizzante ai camici: gli approvvigionamenti già effettuati, nonché le disponibilità nei magazzini del Commissario, garantiscono una fornitura di dispositivi di protezione già adeguata a fronteggiare l’epidemia da Covid-19 e a soddisfare il fabbisogno espresso dalle regioni nei prossimi mesi”. Lo ha assicurato il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, durante la riunione odierna del Comitato tecnico scientifico. Le scorte a disposizione, ha fatto sapere Arcuri, acquisite nei mesi scorsi, in preparazione di un possibile aumento delle esigenze, infatti, sono già sufficienti a garantire gli approvvigionamenti degli ospedali, delle Rsa, delle pubbliche amministrazioni locali, dei trasporti pubblici locali, dei servizi essenziali e delle forze dell’ordine, per i prossimi mesi. La distribuzione della totalità dei dispositivi e delle apparecchiature continuerà ad essere quotidiana e a cura degli uffici del Commissario.
E i bandi serviti per gli acquisti? Pubblicati? Non ancora?
Sono già disponibili 300milioni di mascherine chirurgiche, 230 milioni di mascherine Ffp2 e Ffp3, 14 milioni di camici, 28 milioni di guanti, 600mila fra visiere e occhiali e oltre 590mila litri di gel igienizzante, ha fatto sapere il commissario per l’emergenza Coronavirus. Inoltre, prosegue la distribuzione di circa 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno negli oltre 18.000 istituti scolastici di tutto il Paese, che continuano ad essere settimanalmente riforniti anche di gel igienizzante.
Per queste forniture si provvede facendo ricorso ai dispositivi di protezione individuale direttamente prodotti dagli Uffici del Commissario, che quindi sono aggiuntivi. Anche i ventilatori di terapia intensiva e sub intensiva sono già disponibili, in quantità sufficiente, e verranno anzitutto distribuiti in coerenza con il piano di rafforzamento delle strutture sanitarie dedicate al contenimento dell’emergenza che è in corso di realizzazione, insieme alle Regioni italiane, ha concluso.