Non è un fake, è tutto vero. Un “bug”, un baco informatico, se si preferisce chiamiamolo virus in rete, ha reso inutilizzabile e quindi inefficace la già poco diffusa applicazione che dovrebbe rilevare la presenza di positivi nelle vicinanze. Lo ha scoperto Repubblica.
Scrive infatti il quotidiano che “Un bug di Immuni impedisce ad alcuni utenti di essere correttamente protetti da quest’app… Una falla confermata dal dipartimento all’innovazione della presidenza del Consiglio…
Il bug, quando si verifica, blocca a tratti i “controlli esposizione”. Controlli che l’app dovrebbe fare una o più volte al giorno per verificare se c’è stato un contatto a rischio tra l’utente e una persona rilevata positiva (purché anche questa dotata di Immuni)”.
Più nel dettaglio, “Il bug si è manifestato su un cellulare in uso a Repubblica (Samsung S10) e ha bloccato i controlli per undici giorni fino al 12 settembre, giorno in cui li ha ripresi in automatico… Nel nostro caso ha creato ben undici giorni di buco”.
Niente male per essere un’applicazione per la nostra sicurezza.
