L’Autorita ‘nazionale palestinese (Anp) e’ pronta per i negoziati con Israele sullo status finale della Palestina nell’ambito di una conferenza di pace internazionale. Lo ha detto il presidente palestinese Mahmoud Abbas in un’intervista all’agenzia di stampa “Ria Novosti”. “L’Anp ha formulato una visione politica e preparato una ‘road map’ che e’ stata approvata dai sei Stati arabi e presentata agli Stati Uniti, all’Unione europea e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Si basa su una soluzione politica globale che include la fine della presenza di Israele nella Striscia di Gaza”, ha detto Abbas. L’iniziativa suggerisce di “avviare negoziati sullo status finale con la parte israeliana nel quadro di una conferenza internazionale di pace secondo un calendario specifico e di sviluppare un meccanismo di sicurezza regionale”, ha affermato il presidente.
Il segretario di Stato Usa , Antony Blinken, ha sollecitato sia Israele che l’Iran a evitare iniziative che possano permettere un ulteriore aumento della tensione in Medio Oriente. “Nessuno dovrebbe causare una escalation di questo conflitto. Abbiamo condotto un’intensa diplomazia con alleati e partner, e comunicato tale messaggio direttamente all’Iran. Abbiamo comunicato tale messaggio direttamente a Israele”, ha detto Blinken nel corso di una conferenza stampa. Dopo l’assassinio del leader dell’organizzazione islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, la scorsa settimana, il presidente Usa Joe Biden ha espresso frustrazione nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: l’uccisione di Haniyeh, infatti, ha impressiono una brusca battuta d’arresto agli sforzi diplomatici degli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza. Blinken ha ribadito ieri che “il nostro impegno per la sicurezza di Israele e’ ferreo. Continueremo a difendere Israele dagli attacchi di gruppi terroristici e dei loro sponsor, cosi’ come continueremo a difendere le nostre truppe. Tuttavia – ha aggiunto il segretario – tutti nella regione dovrebbero comprendere che ulteriori attacchi non faranno che perpetuare conflitti, instabilita’ e insicurezza per ciascuno”.