Ancora reddito di cittadinanza ai mafiosi? Ma basta…

29 Settembre 2020
Lettura 1 min

Chi controlla? Nessuno? Come mai la cronaca riporta ancora operazioni contro i ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza? Questa volta tocca ad Agrigento, Catania e Pescara.

La guardia di finanza agrigentina ha sequestrato 11 social card ad altrettante persone legate alla mafia, che sono state segnalate all’Inps. La maxi truffa scoperta ammonta ad almeno 300mila euro. Gli indagati sono al momento 69, però sono in corso ulteriori accertamenti che, “ove dovessero confermare le ipotesi investigative formulate, porterebbero ad un numero ben maggiore di indagati”, fa sapere il procuratore capo Luigi Patronaggio, al lavoro con il sostituto Gloria Andreoli.

Ma gli accertamenti hanno riguardato anche Pescara e Catania. Nella città abruzzese sono scattate 14 denunce ad altrettanti percettori di reddito di cittadinanza senza requisiti, per 95mila euro in totale. Secondo la Gdf, il beneficio è stato ottenuto mentre erano in stato di detenzione carceraria, oppure non hanno comunicato la carcerazione loro o di familiari conviventi. Tra i detenuti scoperti dalle fiamme gialle, le cui famiglie hanno percepito il sussidio, figurano soprattutto arrestati per traffico di sostanze stupefacenti, ma anche con le accuse di usura, estorsione e furto.

Tra i benefinciari c’è anche un pluripregiudicato condannato per associazione mafiosa con il clan Laudani.

Per quanto ancora queste cronache?

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Biden VS Trump. Questa notte il primo duello televisivo

Prossimo Servizio

Ci mancava la bolletta più cara di luce e gas: 15,6 e 11,4% di rincari

TornaSu

Don't Miss