di Carlo Andreoli – In questi giorni ha preso piede un “avvincente” battibecco tra il radical chic Nichi Vendola e l’ormai intramontabile Marco Rizzo.
Come ricorderete, a inizio settembre, ha avuto avvio l’iter parlamentare del disegno di legge, a firma Giorgia Meloni, che mira a rendere “l’utero in affitto reato universale, ovvero punibile in Italia anche se commesso all’estero”.
Vi sono alcuni che non hanno visto di buon occhio questa iniziativa legislativa, tra questi l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola che come riportato dal quotidiano “La verità”, si è espresso contrario all’ interpretazione negativa di questa pratica, dichiarando: ” Mi sgomenta che si immagini di soffocare il dibattito, necessario, sotto la pietra tombale della criminalizzazione . ” Aggiungendo ” definirlo un crimine contro l’umanità è un iperbole malata che interrompe qualsiasi possibilità di comprensione reciproca e di dialogo. “
Questa volta la risposta non arriva da destra, ma dal segretario del Partito Comunista Marco Rizzo, che non ha per nulla condiviso l’uscita dell’ex governatore: “Una cosa sono i diritti, un’altra i desideri. Con l’utero in affitto li si nega al bambino che nasce, mentre si calpesta la dignità della donna che lo ha portato in grembo per nove mesi e lo ha partorito ” concludendo “capisco il desiderio delle coppie omosessuali, ma non è accettabile”.