Amatrice, l’unica scuola d’Italia a non riaprire. Nomine in ritardo, e il dirigente scolastico rifiuta incarico

14 Settembre 2020
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Incredibile ma vero. Le nomine docenti sono in ritardo e il dirigente scolastico nominato ha rinunciato. Accade ad Amatrice. “Mai nella storia di AMATRICE si è verificata una vergogna simile. Perfino nel momento di maggiore difficoltà, a pochi giorni del terremoto, riuscimmo a garantire l’inizio per tempo dell’anno scolastico grazie ai moduli inviati dal Trentino Alto Adige”. Lo dice all’Adnkronos l’ex sindaco di AMATRICE e oggi consigliere regionale Sergio Pirozzi commentando la chiusura, almeno fino a sabato prossimo, dell’Istituto Sergio Marchionne, l’unico del comune più colpito dal sisma del 2016. “Al di là del fatto che abbiamo sempre chiesto l’autonomia scolastica, perché il dirigente era in tre scuole diverse – continua riferendosi alla mancanza di personale all’origine della chiusura obbligata – al di là delle passerelle politiche, eccoli i veri problemi delle aree terremotate. Quanto accaduto testimonia il progressivo disinteresse verso tutte le aree colpite dal terremoto – conclude Pirozzi – i nostri figli di serie B, nonostante la scuola sia stata donata. Chi ha le redini, tra Governo, Ministro e Regione Lazio, dia attenzione alla gente del cratere sempre, non solo quando ci sono le ricorrenze”.

“Mentre tutti i tg mandano immagini della riapertura delle Scuole, ce n’e’ una che e’ malinconicamente Chiusa. Si tratta della scuola di Amatrice. Mancano spazi? NO. Mancano banchi? No. Manca il personale!”.

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