Verra’ celebrato nel tribunale di L’Aquila a dicembre di quest’anno, il processo sull’alluvione di Senigallia del 3 maggio 2014, nella quale morirono 4 persone. I legali degli 8 imputati, tra cui Maurizio Mangialardi, consigliere regionale ed ex sindaco di Senigallia, nell’apertura del dibattimento avevano presentato un’eccezione fondata sull’incompatibilita’ del distretto perche’ uno dei giudici del tribunale di Ancona ha subito danni (parzialmente risarciti) ad un immobile di sua proprieta’ durante l’alluvione. In virtu’ dell’art. 11 del codice di procedura penale, l’eccezione e’ stata accolta dal collegio penale: e’ stata dichiarata l’incompatibilita’, rimandando il processo al distretto piu’ vicino, quello di L’Aquila. I reati contestati a vario titolo agli 8 imputati riguardano l’omicidio colposo plurimo, l’inondazione, le lesioni, l’abuso d’ufficio, il falso ideologico e l’omissione di atti d’ufficio. Ci”e’ da dire che gran parte dei reati contestati, sono caduti in prescrizione per lungaggini e vicissitudini che hanno caratterizzato l’inchiesta.

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