di Luigi Basso – Gli Stati Uniti stanno vivendo una serie di trasformazioni economiche, e dunque sociali, epocali, che la rivista Forbes ha paragonato ad un vero e proprio terremoto.
E’ bene dare un’occhiata oltre oceano per capire cosa accadrà a breve anche da noi.
In questi anni il mondo ha visto il fenomeno degli spostamenti di interi popoli da un continente all’altro: al di là dell’Atlantico si studia da tempo una nuova forma di esodo che non è più inter continentale, ma “endogeno”, tutto interno agli States.
Infatti, quel processo di “de-urbanizzazione” della popolazione, iniziato a comparire alcuni anni fa, è diventato ora tangibile ed innegabile avendo subito una accelerazione potentissima con la pandemia di Covid 19: i residenti delle grandi metropoli si spostano verso centri rurali.
Il fenomeno è stato senz’altro innescato dalla progressiva de-industrializzazione dei processi di produzione della ricchezza e dalla contemporanea automazione di quelli rimasti in loco, ma ha ricevuto uno slancio propulsivo a causa delle limitazioni sociali dovute alla pandemia: un conto è vivere il distanziamento in un Palazzo (anche se dotato di ogni comfort), un altro conto è affrontare lockdown e misure sanitarie in campagna o in un paesino di montagna vicino ad un lago, per dire.
Chi può, dunque, si sposta dalla grande città verso posti più vivibili, ecosostenibili, green, a misura d’uomo e simmetricamente chi resta nelle grandi città vede aumentare il numero di emarginati, senzatetto, tossicodipendenti, poveri, delinquenti.
Insomma, negli USA il fenomeno ormai è in quella fase che si definisce “della spirale”, in cui un evento si autoalimenta e acquista sempre più velocità per inerzia.
Tuttavia, un altro interessante fenomeno che viene attentamento monitorato dagli analisti è quello dei cosiddetti “leftfugees”, letteralmente “i profughi di sinistra”.
Oltre alla “de-urbanizzazione”, negli USA si assiste ad un travaso di abitanti che fuggono dagli Stati a guida Dem e si trasferiscono verso gli Stati Repubblicani: secondo le stime dell’US Census Bureau, la California, gli Stati di New York, Michigan, Illinois e New Jersey hanno perso già prima della crisi Covid 19 ben quattro milioni di residenti, scappati verso Texas, Florida, Tennessee, Ohio e Arizona.
La faccenda sta preoccupando non poco i repubblicani, in quanto l’esodo di abitanti dagli Stati Dem potrebbe portare a spostamenti anche negli Stati Blu degli equilibri elettorali: la paura, che viene declamata peraltro molto chiaramente, è che gli elettori Dem, dopo aver rovinato i loro Paesi con le loro politiche demenziali, si spostino negli Stati Conservatori per rovinarli.
Il fenomeno è iniziato anche in Europa e nella penisola italiana: in silenzio, ma in maniera sistematica, le aree rurali, interi lotti nelle campagne italiane, vengono acquistati a prezzi ancora molto contenuti da persone facoltose e persino da gruppi societari residenti nelle grandi città e anche all’estero.
I politici locali farebbero bene a iniziare a prendere provvedimenti (quelli nazionali è bene che non facciano nulla).